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MAGNETOTERAPIA: Cosa è e quando serve

La magnetoterapia è la rivoluzione nella cura ortopedica moderna.

La medicina ha fatto passi da gigante nel corso della storia grazie alle continue scoperte scientifiche e con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature tecnologiche. 

Ma sappiamo che molte delle scoperte si basano sulla saggezza degli antichi.

Fin dai tempi degli Egizi e Greci, si era intuito il potenziale terapeutico delle forze magnetiche, benché all’epoca fosse considerato più un fenomeno mistico che scientifico. Tuttavia, è stato solo con l’avvento della tecnologia moderna e con gli studi sui campi elettromagnetici nel XX secolo che la magnetoterapia ha trovato una solida base scientifica. 

Oggi, questo metodo si è evoluto in una tecnica terapeutica non invasiva di fondamentale importanza!

Per chi cerca un’alternativa naturale ai farmaci e agli interventi invasivi, la magnetoterapia rappresenta una scelta eccellente, in grado di migliorare la salute ortopedica e favorire una guarigione più rapida e duratura.

Nel nostro centro è il nostro ‘cavallo di battaglia’.

Puoi usufruire del trattamento comodamente a casa tua, ma prima leggi bene tutto quello che è necessario sapere a riguardo.

La magnetoterapia su cosa si basa?

La magnetoterapia si basa sull’utilizzo di campi magnetici a bassa intensità per stimolare la rigenerazione dei tessuti, alleviare il dolore e favorire la guarigione di ossa, articolazioni e muscoli. Nel mondo dell’ortopedia, questa pratica si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento di numerose condizioni, dalle fratture alle infiammazioni croniche. 

Ma perché, oggi, la magnetoterapia rappresenta un vantaggio rispetto ad altre soluzioni? 

In questo articolo esploreremo i benefici di questo metodo e vedremo come può affrontare diverse problematiche ortopediche in modo efficace e sicuro.

Quali sono i vantaggi della magnetoterapia?

Andiamo per gradi.

1. Non invasiva e indolore

La magnetoterapia non richiede interventi chirurgici o l’assunzione di farmaci. È un metodo completamente non invasivo che utilizza onde magnetiche a bassa intensità per trattare l’area interessata. Questo significa che non ci sono effetti collaterali legati a farmaci o rischi post-operatori, rendendola una soluzione ideale per i pazienti che cercano opzioni di trattamento naturali e indolori.

2. Riduzione del dolore e dell’infiammazione

Uno dei maggiori vantaggi della magnetoterapia è la sua capacità di ridurre rapidamente il dolore e l’infiammazione. Grazie all’azione dei campi magnetici, si stimola la circolazione sanguigna, migliorando l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti danneggiati, accelerando così i processi di guarigione. È particolarmente indicata per il trattamento di patologie come l’artrite, tendiniti e borsiti, che causano dolore cronico e limitazioni nei movimenti.

3. Accelera la rigenerazione ossea

Nell’ambito ortopedico, la magnetoterapia è spesso utilizzata per favorire la guarigione delle fratture. Il campo magnetico stimola l’attività delle cellule ossee, accelerando la formazione del callo osseo e riducendo i tempi di recupero. Questo è un grande vantaggio per gli atleti e per chiunque desideri tornare rapidamente alle normali attività quotidiane dopo una lesione ossea.

4. Trattamento di lesioni muscolari e articolari

Oltre alla rigenerazione ossea, la magnetoterapia è efficace anche nel trattamento di lesioni muscolari e articolari. Favorisce il rilassamento dei muscoli contratti e migliora la mobilità articolare, riducendo rigidità e spasmi muscolari. È un’opzione terapeutica molto apprezzata per il trattamento delle distorsioni, delle tendiniti e per la riabilitazione post-operatoria.

5. Adatta a tutte le età

La magnetoterapia può essere utilizzata su pazienti di tutte le età, dai giovani agli anziani. È particolarmente indicata per persone che soffrono di osteoporosi, una condizione comune tra gli anziani che rende le ossa fragili e soggette a fratture. La capacità della magnetoterapia di rafforzare la densità ossea la rende una risorsa preziosa nella prevenzione e nel trattamento delle complicazioni legate all’invecchiamento.

Problema-Soluzione: Come la magnetoterapia affronta le principali patologie ortopediche

  • Fratture
  • Distorsioni
  • Edemi Ossei
  • Strappi muscolari
  • Lesioni dei legamenti
  • Contusioni Dolori Cervicali
  • Infiammazioni
  • Artrosi
  • Osteoporosi

Andiamo ad approfondire alcuni di questi 

  • Fratture ossee: Le fratture possono richiedere mesi per guarire, con il rischio di complicazioni come il ritardo di consolidazione ossea. La magnetoterapia stimola la rigenerazione ossea, accelerando la formazione del tessuto necessario per riparare la frattura e riducendo i tempi di recupero.
  • Artrite e artrosi: Le malattie articolari come l’artrite e l’artrosi sono caratterizzate da dolore cronico e infiammazione. La magnetoterapia offre sollievo riducendo l’infiammazione e migliorando la mobilità articolare, senza necessità di farmaci antidolorifici a lungo termine.
  • Tendiniti e borsiti: Queste condizioni infiammatorie sono comuni tra atleti e persone attive. La magnetoterapia promuove il rilassamento dei tessuti infiammati, alleviando il dolore e favorendo il recupero.
  • Osteoporosi: Per chi soffre di osteoporosi, la perdita di densità ossea è un problema serio che aumenta il rischio di fratture. La magnetoterapia può contribuire a migliorare la densità ossea, rendendo le ossa più resistenti e prevenendo lesioni.

E’ una cura veloce o lenta la magnetoterapia?

Oggi la magnetoterapia rappresenta una delle soluzioni più avanzate e sicure nel campo della medicina ortopedica. La sua capacità di accelerare la guarigione ossea, ridurre il dolore e l’infiammazione, e migliorare la qualità della vita dei pazienti ne fa uno strumento insostituibile nella gestione di patologie ortopediche acute e croniche. È una terapia indolore, accessibile a tutti, e soprattutto, basata su evidenze scientifiche solide che la collocano come uno dei trattamenti più promettenti della medicina moderna.

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COME FUNZIONA IL MAGNETISMO NEL CORPO UMANO?

Il magnetismo nel corpo umano è legato principalmente all’attività elettrica delle cellule, in particolare quelle nervose e muscolari. Anche se il corpo umano non è magnetico come un materiale ferromagnetico (come il ferro), sono presenti piccoli fenomeni magnetici dovuti al movimento degli ioni e all’attività bioelettrica.

Ecco come funziona:

1. Campi elettrici e campi magnetici

Ogni volta che c’è un flusso di corrente elettrica, si genera un campo magnetico. Nel corpo umano, le correnti elettriche sono create dal movimento di ioni (come sodio, potassio e calcio) attraverso le membrane cellulari. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei tessuti nervosi e muscolari, dove il passaggio degli ioni genera potenziali elettrici che si propagano lungo le cellule nervose (neuroni) e muscolari.

2. Magnetismo cardiaco e cerebrale

Gli organi che generano più campi magnetici misurabili sono il cuore e il cervello. L’attività elettrica del cuore, che si manifesta durante la contrazione muscolare e la regolazione del battito cardiaco, genera un piccolo campo magnetico attorno al corpo. Questo può essere misurato con uno strumento chiamato magnetocardiogramma (MCG).

Il cervello, con la sua complessa rete di neuroni che inviano segnali elettrici, genera anch’esso campi magnetici. Questi campi possono essere rilevati tramite una tecnica chiamata magnetoencefalografia (MEG), che è utilizzata per studiare l’attività cerebrale.

3. Effetti esterni del magnetismo

Il corpo umano, essendo principalmente costituito da acqua e molecole organiche, non è influenzato direttamente dai magneti come lo sarebbero materiali ferromagnetici. Tuttavia, campi magnetici esterni (come quelli generati da apparecchiature mediche o ambienti ad alta intensità magnetica) possono interagire con le molecole cariche e i processi elettrici nel corpo, sebbene questi effetti siano generalmente molto piccoli e non direttamente percepibili.

4. Interazioni deboli

Un’altra considerazione è che alcune molecole nel corpo, come l’emoglobina, contengono ferro. Tuttavia, il ferro presente nel sangue è in una forma chimica che non reagisce fortemente ai campi magnetici normali. In apparecchiature mediche come la risonanza magnetica (MRI), campi magnetici molto potenti vengono utilizzati per interagire con i nuclei degli atomi (in particolare l’idrogeno) nel corpo per ottenere immagini dettagliate dei tessuti interni.

5. Terapie magnetiche

Alcuni studi investigano l’uso di campi magnetici a bassa intensità in trattamenti terapeutici, come la stimolazione magnetica transcranica (TMS), che viene utilizzata per modulare l’attività cerebrale in disturbi come la depressione. Tuttavia, l’uso di magneti nel trattamento di altre condizioni rimane un’area di ricerca in corso e non è sempre supportata da prove scientifiche forti.

In sintesi, nel corpo umano il magnetismo è collegato principalmente all’attività bioelettrica delle cellule.

Anche se i campi magnetici generati internamente sono molto deboli rispetto a quelli di un magnete comune, hanno comunque un ruolo fondamentale nel funzionamento di organi come il cuore e il cervello.

Come funziona la magnetoterapia

La magnetoterapia utilizza dispositivi che generano campi magnetici pulsati o statici, applicati su specifiche aree del corpo. Questi campi magnetici interagiscono con i tessuti del corpo umano, stimolando vari processi biologici:

  1. Effetto sui potenziali elettrici delle cellule Le cellule del corpo umano, in particolare le membrane cellulari, possiedono un potenziale elettrico che regola lo scambio di ioni (come sodio, potassio e calcio) tra l’interno e l’esterno della cellula. I campi magnetici applicati possono influenzare questo potenziale elettrico, aiutando a regolare l’attività cellulare, facilitando la riparazione dei tessuti danneggiati e migliorando la comunicazione tra le cellule.
  2. Aumento della circolazione sanguigna Si ritiene che la magnetoterapia possa aumentare il flusso sanguigno nella zona trattata, grazie all’effetto dei campi magnetici sui globuli rossi (che contengono ferro) e sugli ioni presenti nel sangue. Un miglior flusso di sangue significa un maggiore apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti, accelerando così il processo di guarigione.
  3. Stimolazione della rigenerazione ossea e tissutale La magnetoterapia è spesso utilizzata in ortopedia per trattare fratture ossee, poiché i campi magnetici possono stimolare la formazione di nuovo tessuto osseo. Questa proprietà è particolarmente utile nelle fratture che tendono a guarire lentamente o che presentano complicazioni, come l’osteoporosi.
  4. Riduzione dell’infiammazione e del dolore I campi magnetici possono avere un effetto antinfiammatorio e analgesico, riducendo il dolore in condizioni come l’artrite o le lesioni muscolari. Questo avviene probabilmente grazie alla riduzione dell’infiammazione e al miglioramento della microcircolazione nella zona trattata.

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